Attualmente, questo ipogeo localizzato di recente e sito fra il trullo e l’edificio, viene usato come piccolo anfiteatro per spettacoli.

Secondo Domenico Rajola Pescarini, varie cavità si aprivano sui suoi lati. Attualmente se ne vedono solo due e un pozzo sul fronte opposto a quello di accesso. Anche qui si vedono tombe in sezione. Da notare, sulla volta della cavità più grande, numerosi ossi di piccoli animali incastrati nella pietra: verosimilmente furono utilizzati per appendervi mazzetti di erbe aromatiche da essiccare. Le acque meteoriche che si raccolgono nella corte vengono convogliate in una cisterna posta nell’angolo sinistro.